Castelpetroso è un comune di poco più di 1600 persone che si trova in provincia di Isernia.
Il nome sembra derivare da “Colle Petroso” che è il colle dove è sorto il paese intorno all’anno 1000, proprio perché ricco di pietre.

CASTELPETROSO … un viaggio nella natura incontaminata.

Le origini


castelpetroso

Attraverso Porta del Parco, l’unica delle tre porte originarie ancora esistente, si accede al centro storico, un chiaro esempio di borgo medievale costituito da stretti “vichi, antichi caseggiati in pietra, minuscole piazze, la grande Chiesa parrocchiale di San Martino e il Palazzo Marchesale.

(La toponomastica del borgo è realmente riferita ai fiori per volere del Marchese De Rossi.)

L'attuale centro abitato del paese e' identificabile con il "Colle Petroso", nome che si incontra per la prima volta in un documento del 9 maggio 964, in cui il Principe Pandolfo Capodiferro assegna i confini della contea di Isernia e ne delimita il confine ad Est, a Colle Penoso.

Questa dimostra che a quel tempo il castello, "castrum", non era stato ancora edificato. Il luogo fu fortificato successivamente, sempre nel periodo longobardo, con la costruzione del castello che dal luogo prese il nome.  Ciò è attestato da una pergamena custodita nell'archivio di Montecassino, datata 1011, in cui si legge della donazione di due chiese, S. Cristoforo e S. Salvatore, ubicate nel territorio di "Castrum Petrosum", alla badia cassinese da parte del Vescovo Leone di Bojano.

Le origini dell'insediamento Castrum  Petrosum risalgono all’anno Mille, quando i Longobardi edificarono una fortezza, la cui forma squadrata richiama le costruzioni normanne. In seguito alla dominazione angioina, il castello passò in mano dapprima alla famiglia d'Alneto, poi alla signoria dei conti di Isernia, dei Pandone di Venafro, degli Storrente di Gaeta, dei Caracciolo e dei Paolucci, fino ad arrivare ai De Rossi, già noti come de Rubeis, che vi dominarono fino all’eversione della feudalità.  Si pensa che dal castello partissero le mura che cingevano l’intero paese.

L'unica testimonianza del passaggio dei De Rossi a Castelpetroso è lo stemma familiare, uno scudo con un leone rampante, scolpito sul portale del castello, lasciato in abbandono quando la famiglia si ritirò a Napoli.

Dopo numerose vendite, cessioni e donazioni, il palazzo fu acquistato dal Comune all’inizio del XX secolo. All’interno dell’edificio sono oggi ospitati un piccolo Museo della Civiltà Contadina,  in grado di ripercorrere la storia agreste degli antenati fino alle radici, l’Artistico Presepe molisano i cui elementi rimandano al folklore del luogo, la Fornace e la Bottega del Maniscalco.

CASTELPETROSO

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CONTATTI

Il comune molisano di Castelpetroso si colloca in provincia di Isernia, sulla vetta di un colle a un’altitudine di 872 metri s.l.m. fra le valli di Bojano e Carpinone immerso in un ambiente naturale straordinario. La strategica posizione del paese, collocato sulla S.S. 17, principale asse viario di collegamento tra le due province molisane, consente ai viaggiatori provenienti dalle regioni limitrofe di fermarsi, alloggiare e godere della storia, della natura incontaminata, dei sapori di una volta e della religiosità della Basilica Minore dell’Addolorata.

La maggior parte dei circa 1.700 abitanti si è insediata nel tempo nelle cinque frazioni di cui il comune si compone:  Indiprete , Guasto, Pastena, Casale e Camere.

Castelpetroso centro, è uno di quei piccoli luoghi antichi e sconosciuti dal fascino incantevole che unisce storia, cultura e natura incontaminata, dove si respira ancora un’aria di tradizione e genuinità e da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato.

Il piccolo centro è balzato agli onori della cronaca nazionale dopo la partecipazione a “Il Borgo dei Borghi” dove, a sorpresa, è arrivato in finale a rappresentare il Molise

L’eleganza dell’arte disegna chiese, fontane, vicoli e piccole piazze, dove la quotidianità è scandita da tradizioni  che affondano le radici nell’antichità e dove l’ospitalità è genuina.

La cucina è legata alle tradizioni locali, ai prodotti tipici agro-alimentari. Ingredienti semplici e naturali per soddisfare il piacere di occhi e palato.)
 
Le Frazioni:
Le frazione sono piccole gemme che meritano di essere visitate e scoperte. Ognuna di esse possiede una o più chiese, alcune delle quali sono dei piccoli capolavori.

Indiprete: è la frazione più grande e popolosa, il cui nome sembra derivi da “Interpentros” tra le pietre. Distante circa 2 km da Castelpetroso centro, è sede delle principali attività artigianali del paese. È inoltre arricchita dalla presenza della chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna della Libera e della cappella in onore di Santa Maria delle Grazie.

Pastena: è la frazione che si sviluppa tra la vecchia e la nuova S.S. 17. Un tempo era famosa per la taverna Martella, punto di ristoro e pernottamento dei tempi passati , vi fecero sosta personaggi importanti come il Conte Acquaderni di Bologna, promotore della costruzione della Basilica dell’Addolorata, e il Cardinale Giacomo Della Chiesa, che nel 1914 fu eletto papa col nome di Benedetto XV.

Guasto: la borgata è stata resa celebre in quanto ha dato i natali a Bibiana e Serafina (Fabiana Cicchino e Serafina Valentino), le due pastorelle che per prime sono state testimoni dell’apparizione della Madonna Addolorata in località Cesa tra i Santi.

Camere e Casale sono le frazioni più piccole, luoghi ideali per gli amanti della natura e della quiete.

CASTELPETROSO
OGGI


  • Popolazione:
    1.662 (2017) ISTAT
  • Altitudine:
    872 m s.l.m.
  • Superficie:
    22,71 km²
  • Frazioni:
    Camere, Casale, Guasto, Indiprete, Pastena
  • Comuni vicini:
    Carpinone, Castelpizzuto, Pettoranello del Molise, Santa Maria del Molise
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